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VILLA BERTELLI
Lunedì 3 Giugno - ore 18,00
"Donne in guerra scrivono"
di Camilla Benaim, Elisa Rosselli e Valentina Supino
Saranno presenti Valentina Supino e Marta Baiardi
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Il fortunato recupero, in Israele, di un dattiloscritto di Elisa Rosselli (1873-1971) aggiunge un tassello importante all'autobiogra a di questa scrittrice orentina, cugina di Amelia Pincherle Rosselli, che racconta le vicende sue e quelle della famiglia durante la seconda guerra mondiale. Il testo ritrovato ripercorre l'intera esperienza di questa famiglia di solide tradizioni antifasciste sotto le persecuzioni antiebraiche: a partire dall'impatto delle leggi razziali del 1938 con il loro carico di vessazioni, dolorosi espatri e sradicamenti, no agli ancor più tragici accadimenti successivi all'armistizio dell'8 settembre 1943 quando, sotto l'occupazione tedesca e la Rsi, i Benaim-Rosselli dovettero nascondersi e vivere in clandestinità cercando di sfuggire alla caccia all'ebreo che si era scatenata, a Firenze, con modalità ferocemente e caci. A posteriori l'autrice, scampata fortunosamente allo sterminio insieme con quasi tutta la sua numerosa famiglia, narra qui le sue vicissitudini sforzandosi costantemente di ricomporle e comprenderle per restituire un ordine armonico a un mondo sconvolto, con intenti e interpretazioni di sicuro interesse per chi voglia capire mentalità e motivazioni operanti nella ricostruzione italiana. A queste memorie della nonna Elisa Rosselli, vanno aggiunti altri due testi "familiari" femminili: il primo è il diario di Camilla Benaim (1904-1996), glia di Elisa, incentrato prevalentemente sugli avvenimenti orentini della terribile estate del 1944, la Firenze «nel solco dell'emergenza» rievocato da Montale, tra bombardamenti, attentati, deportazioni, a rancati tuttavia da un vivissimo e ducioso impegno antifascista e resistenziale. Completa il trittico il testo di Valentina Supino ( glia di Camilla e nipote di Elisa), che realizza nelle sue memorie un intenso scavo introspettivo -esercizio consueto anche per la sua professione di psicoanalista- con lo scopo ben determinato di recuperare con nitidezza il proprio sguardo infantile. Della guerra e dell'occupazione, dei pericoli e degli eroismi familiari (che non mancarono), la bambina Valentina tutto vedeva, registrava e interpretava; e oggi la scrittrice Valentina ci restituisce proprio quei vissuti, i ricordi certo, ma anche i volti e le sensazioni di quegli undici mesi. Soprattutto emerge pienamente, rispetto al mondo degli adulti, l'autonomia di un mondo infantile pienamente recuperato non scevro da una vena nostalgica. Nella sua prefazione Dacia Maraini coglie lo spirito vitale della scrittura di queste tre donne, attraverso cui anche nei suoi momenti più drammatici «la Storia riesce a diventare un a resco pieno di colori e l'emozionante racconto di una città, del suo popolo, delle sue paure, della estenuante attesa della ne di una guerra spaventosa».
Le autrici sono: Elisa Rosselli (1873-1971), la nonna, scrittrice di libri per l'infanzia di una qualche notorietà negli anni Trenta, cugina di Amelia Rosselli (la madre di Carlo e Nello); sua figlia Camilla Benaim (1904-1996), pittrice; infine la figlia di Camilla e nipote di Elisa, Valentina Supino (nata nel 1935), psichiatra e psicoanalista, risiede tra Firenze e Parigi.
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